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IL METODO SCIENTIFICO

a cura di formaScienza

Vorremmo spendere alcune parole per chiarire da subito l'accezione che vogliamo dare ai termini utilizzati nel nostro sito e lo spirito con cui trattiamo il concetto di metodo scientifico più volte richiamato. E' evidente infatti che l'impiego di questi concetti può incorrere in obiezioni di tipo epistemologico.

Vorremmo dunque sottolineare che il nostro lavoro non prende le sue mosse intorno a un ragionamento filosofico quanto rispetto ad un'esigenza/emergenza culturale e sociale e dalle specificità che possiamo offrire. Crediamo sia possibile e necessario guidare i nostri interlocutori verso una revisione critica della propria personale nozione di "scientificità": già lo scontro con un esperimento posto in termini estremamente semplici ad una classe di studenti medi permette di sollevare problemi metodologici, di rilevare esigenze di rigore, di sottolineare dei momenti in cui si stanno producendo dei modelli e di differenziare il modello dalla realtà del dato empirico, di introdurre l'"errore" in una prospettiva statistica e molto di più ; per tutto questo è sufficente una bottiglia piena di un liquido ignoto... Troppo spesso infatti l'attività sperimentale viene proposta con un'attenzione specifica ai risultati che ne divengono il contenuto principale assumendo una valenza didascalica delle varie parti del sapere scientifico che compongono i programmi scolastici e perdendo l'occasione di esemplificare una cultura.

Il nostro obiettivo dunque è quello di ricreare e comunicare quelle esigenze e pratiche quotidiane con cui chi fa ricerca contribuisce a costruire senso e limiti dell'aggettivo "scientifico": in questo senso il dibattito epistemologico può restare sullo sfondo o essere chiamato in causa a seconda del livello della discussione ma sempre il "metodo scientifico" sarà per noi (e per i nostri interlocutori se ne saremo capaci) il riferimento ad un'esperienza.

Questo approccio può essere estremamente parziale o soggettivo ma pensiamo che questo rappresenti pienamente la peculiarità di una cultura che è soggettiva in sé perche portata avanti da singoli o da gruppi ma che opera nell'ambito di una comunità, quella di chi fa ricerca, che si riconosce comunque come tale ed è socialmente riconosciuta: anche i meccanismi che essa costruisce, le pratiche che si dà più o meno condivise fanno parte della nostra esperienza e possono essere oggetto di comunicazione; possono e devono essere conosciuti perche sono parte della semantica dell'aggettivo "scientifico" che il cittadino deve poter usare criticamente in una prospettiva storica e sociale.